Previous Next Contents                               Teorie conformi 1 : nozioni  base 
    Trasformazioni conformi in uno spazio (pseudo-)riemannaniano D-dimensionale:

  Nel caso D>2 queste trasformazioni infinitesime si esponenziano
      a formare il gruppo conforme    SO(p+1,q+1)
 

       Nel caso D=2 dobbiamo distinguere tra  gruppo conforme LOCALE  e GLOBALE

   Si consideri per primo il piano euclideo (p=2,q=0).
   Conviene fare uso delle coordinate complesse:



    Sul piano proiettivo, o sfera di Riemann, un campo vettoriale analitico



     In una teoria di campo locale su uno spazio (pseudo-)euclideo D-dimensionale con
    azione  S  invariante per traslazione, la variazione di S si  scrive 


  Nella formulazione funzionale  euclidea di una teoria quantistica di campo, le funzioni di
   correlazione si scrivono:

     Dato che il valore di un integrale resta immutato cambiando variabili di integrazione, si
     ottengono le identita` di Ward :
    ed in particolare,

Si ottengono cosi':

    In D=2 si distingue tra campi primari rispetto al solo gruppo conforme globale, cioe` campi
    quasi-primari e campi primari rispetto al gruppo locale, o primari tout court.

    Quindi l'invarianza conforme fissa le seguenti forme per le funzioni di correlazione
    sul piano euclideo di tutti i campi quasi-primari chirali (cioe` analitici o antianalitici):
    [ N.B.: i campi chirali non sono in generale campi locali ]

Per campi locali, che generalmente dipendono da entrambe le coordinate complesse, avremo:
    e analogamente per le funzioni a piu` punti.

     Nel caso di trasformazioni conformi locali, che fanno corrispondere al piano complesso solo una
    sua parte, la simmetria conforme agisce piuttosto come una covarianza, la quale permette di otte-
    nere le funzioni di correlazione su geometrie differenti a partire da quelle del piano proiettivo.
    Si consideri come fondamentale esempio la trasformazione
    che mappa il piano nel cilindro infinitamente lungo di lunghezza L.
    Per un campo (strettamente) primario abbiamo:


    il che implica, ad esempio, per la funzione a due punti sul cilindro 



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